Psicologo a Carpi | Psicologo a Reggio Emilia

Gli ideali hanno strane proprietà, fra le altre anche quella di

trasformarsi nel loro contrario quando si vuol seguirli scrupolosamente.

Robert Musil

Le ossessioni sono dei pensieri, delle immagini o degli impulsi intrusivi e angoscianti (Wilhelm, 2002).

Secondo il DSM IV-TR (2002) le ossessioni più frequenti sono pensieri ripetitivi di contaminazione (per es. essere contaminati quando si stringe la mano a qualcuno), dubbi ripetitivi (per es. chiedersi se si è lasciata la porta aperta o se ci si è comportati in modo tale da causare delle lesioni a qualcuno guidando), la necessità di avere le cose in un certo ordine (per es. disagio intenso quando gli oggetti sono in disordine o asimmetrici), impulsi aggressivi (per es. aggredire un figlio o gridare oscenità in chiesa) e fantasie sessuali (per es. ricorrenti immagini pornografiche).

Il disturbo ossessivo-compulsivo spesso nasce da una paura eccessiva o da un dubbio nei riguardi di qualcosa.

Da quel momento la persona comincia ad attuare dei veri e propri rituali (mentali o vere e proprie azioni) in grado di proteggerlo dalla paura e dai suoi pensieri ossessivi.

Questi rituali sono le cosiddette compulsioni.

A furia di mettere in pratica la compulsione protettiva o propiziatoria la persona a un certo punto non ne riesce più a farne a meno.

In questo modo si crea un  circolo vizioso : più metto in atto la compulsione per alleviare la tensione procurata dalla paura e dalle ossessioni e più rinforzo la paura e le ossessioni (Kozak e Foa, 1996).

La persona diventa vittima della sua stessa tentata soluzione.

Come diceva Demostene, “nulla è più facile che illudersi, perché ciò che ogni uomo desidera, crede anche che sia vero”.

Nella mia esperienza clinica, mi è capitato di vedere persone intrappolate nei rituali più assurdi.

Persone che si lavavano ogni giorno più di tre ore le mani e/o il corpo quando toccavano qualcosa perché avevano paura di essere stati contaminati e quindi di contrarre una malattia.

Altri che ripetevano diverse frasi per scongiurare l’avvenimento di certi fatti.

Altri ancora che dovevano dire determinate preghiere in sequenza precisa prima di andare a dormire la notte.

Oppure persone che dovevano controllare ripetutamente diverse azioni e che riuscivano così a perdere moltissimo tempo.

Infine altri bloccati completamente a casa per paura di essere infettati semplicemente dall’aria respirata.

Insomma è proprio vero che non c’è limite alla fantasia umana.

Quello che colpisce è che spesso le persone che hanno questo problema sono consapevoli dell’irrazionalità del loro comportamento, ma non per questo riescono a non farlo.

La mente umana funziona proprio così.

Pertanto, con le parole di Emile Michel Cioran, "per gli ossessionati non c'è scelta: l'ossessione ha già scelto per loro, prima di loro".

Bibliografia

 

 

Atti del Ciclo di Seminari Le Psicoterapie brevi.  Modena, 2005.

 

Bandler R., Grinder J. La metamorfosi terapeutica. Astrolabio, 1980.

 

Cleary T. L’istante zen. Oscar Mondadori, 2001.

 

Gordon D., Meyers-Anderson M. La psicoterapia ericksoniana. Astrolabio, 1984.

 

Gherardelli F. Zero panico. Come liberarsi dalla trappola dell'ansia e del panico in modo rapido ed efficace.  Amazon, 2020.

 

Kozak, M.J., Foa, E. B. (1996) Obsessive-compulsive disorder. In Van Hasselt V.B., Hersen M. (a cura di) Sourcebook of psychological treatment manuals for adult disorders. Plenum, New York, pp. 65-122.

 

Loriedo C., Nardone G., Watzlawick P., Zeig J. K. Strategie e stratagemmi della psicoterapia. Franco Angeli, 2002.

 

Melli G.  Vincere le ossessioni. Capire e combattere il disturbo ossessivo-compulsivo.  Ecomind, 2003.

 

Rovetto F. Non solo pillole. McGraw-Hill, 1996.

 

Tagore R., in   AA. VV. Piccolo breviario per affrontare la paura.      Gribaudi, 1987

 

Watzlawick P., Weakland J., Fish R. Change. Astrolabio, 1974.